Partenariati pubblico-privati-PPP, una importante opportunita' di sviluppo per Italia e Europa

 

I partenariati pubblico-privati possono diventare un importante strumento di crescita, per diversi motivi e non solo in Italia

Author: Servicio de Comunicación Institucional / photo on flickr

Cosa sono i PPP

Innanzitutto non sono una novità, in Italia già sono utilizzati, ma in misura molto inferiore quella auspicabile. In Gran Bretagna se ne fa invece grande uso ed è l'unico grande paese Ue ad avere un PIL con valori superiori all'1%, forse grazie appunto alla realizzazione di numerosi investimenti con i PPP. (cfr. studio Banca d'Italia)

I PPP sono un contratto tra un'amministrazione pubblica e un'impresa a cui viene concesso di realizzare un'opera o un servizio a fronte del pagamento di un canone o dell'incasso di tariffe, ad esempio un pedaggio autostradale, un biglietto museale...

Le principali tipologie sono:

  • concessione di costruzione e gestione;
  • concessione di servizi;
  • sponsorizzazione;
  • locazione finanziaria.

Esistono poi forme di PPP destinate alla realizzazione di opere di urbanizzazione e insediamenti turistici, nonché alla concessione di beni immobili per la loro valorizzazione a fini economici.

In sostanza, il pubblico ci mette una autorizzazione o un bene, il privato i fondi per realizzare l'investimento o gestire un servizio, ma li recupera con i proventi che ne derivano.

Perchè i PPP per realizzare investimenti o fornire servizi

Perchè le amministrazioni statali, regionali e comunali non hanno più fondi, non possono indebitarsi, ma c'è un'esigenza di infrastrutture e di servizi sempre più urgente.

Per le aziende i PPP significano tante opportunità di business, purchè siano assistiti da seri studi di fattibilità e dal credito bancario. Gli interventi attuabili - pensando solo allo sfruttamento del patrimonio artistico, culturale e turistico del nostro paese, alla sua centralità logistica (Europa e Mediterraneo) e alle carenze infrastrutturali - sono innumerevoli.

Lo strumento ha il vantaggio quindi di essere assolutamente trasversale ed utilizzabile in molti settori: costruzioni, energia, trasporti, cultura, turismo, sanità, sport...

In Italia, tra il 1990 e il 2009, solo il 2% dei progetti di opere pubbliche viene realizzato in PPP, mentre in Europa il dato sale al 6% in Francia, al 10% in Spagna e al 67% nel Regno Unito (cfr Banca d'Italia).

Raggiungere i livelli dei britannici in poco tempo sarà difficile, ma spiegare ad imprese ed amministratori pubblici come utilizzare questo strumento sembra ormai una priorità di cui il nostro governo dovrebbe farsi carico, oltre a rimuovere il più possibile tutti gli ostacoli burocratici e amministrativi.

Qualche cosa si sta facendo, ad esempio con gliincentivi fiscali sui PPP per opere da almeno 50 milioni di euro e la tassazione agevolata dei project bond, provvedimenti previsti nel decreto-legge Sblocca Italia. Ma senza semplificazione delle procedure e standardizzazione di gare e contratti i PPP non diventeranno mai uno strumento in grado di arrestare il declino del nostro paese e rilanciarlo.

Insomma, ora è quanto mai fondamentale che una importante opportunità di sviluppo non venga sprecata solo per fare cimiteri.

Photo credit: Servicio de Comunicación Institucional / Foter / CC BY-NC-ND

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