Aree interne - le bozze delle strategie di Liguria, Lombardia, Marche e Sardegna

 

Aree interneQuattro Regioni - Liguria, Lombardia, Marche e Sardegna - hanno pubblicato le bozze delle strategie per le relative aree interne, territori che potranno beneficiare di investimenti finanziati dai fondi europei FESR, FSE, FEASR e FEAMP 2014-2020 e da risorse nazionali.

La Strategia nazionale per le aree interne

Per invertire la tendenza alla marginalizzazione e all'abbandono che caratterizza alcune zone del paese, in particolare i territori rurali, la Strategia nazionale per le aree interne intende finanziare interventi diretti a migliorare l'accessibilità a una serie di servizi essenziali, quali istruzione, mobilità e sanità, e progetti di sviluppo.

La prima categoria di interventi sarà finanziata principalmente con fondi nazionali, a cominciare dai 90 milioni di euro messi a disposizione dalla legge di Stabilità 2014 per il triennio 2014-2016, mentre alla realizzazione dei progetti di sviluppo concorreranno le risorse dei Programmi regionali cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo (FSE), dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).

I progetti pilota partiranno in 23 aree progetto, cioè sistemi locali intercomunali selezionati dalle autorità regionali e nazionali e oggetto di un Accordo di Programma Quadro (APQ) che individua le azioni previste nel territorio.

Ciascuna area progetto riceverà 3,74 milioni di euro, per un totale di 86,02 milioni di euro, mentre 3,98 milioni di euro saranno destinati alle attività di assistenza tecnica e rafforzamento amministrativo.

Queste risorse saranno assegnate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sulla base delle richieste trasmesse dall'Agenzia per la coesione territoriale a seguito della presentazione delle istanze da parte delle amministrazioni capofila degli interventi.

Saranno le singole amministrazioni titolari dei progetti a dover assicurare l'attivazione di sistemi di gestione, controllo e sanzione per garantire il corretto utilizzo dei finanziamenti assegnati e per evitare e/o rimuovere eventuali abusi e irregolarità.

Le bozze delle prime strategie d'area

Gli Accordi di Programma Quadro (APQ) per l'attuazione della strategia per la prima area progetto di ciascuna Regione o Provincia autonoma dovranno essere sottoscritti entro il 30 settembre 2015.

Quattro Regioni hanno già predisposto delle bozze delle strategie d'area, consultabili online sul sito del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica.

Liguria

Per quanto riguarda la Liguria, le aree interne individuate nella Regioni sono quattro:

  • Valle Arroscia;
  • Beigua e Unione Sol;
  • Val Di Vara;
  • Antola-Tigullio.

La bozza di strategia riguarda l'area Antola-Tigullio e mira a promuovere uno sviluppo del territorio che si basi sulle interconnessioni tra gli agglomerati urbani di Genova e del Tigullio e l'area interna, intensificando le relazioni soprattutto nei settori della scuola, della ricerca scientifica naturalistica, della sanità, dei servizi sociali, delle attività sportive outdoor e delle filiere agroalimentare e dell’artigianato.

Tra le priorità individuate dalla strategia per affrontare i problemi del territorio rientrano:

  • introdurre soluzioni innovative per la mobilità e dotare il territorio di adeguate connessioni telefoniche ed Internet, anche con punti wi-fi gratuiti a cielo aperto e in edifici pubblici;
  • rafforzare i legami con il mondo della cooperazione sociale per creare opportunità lavorative;
  • avviare campagne di attrazione sul territorio di giovani con importanti skill nei settori turistico, agroalimentare e naturalistico, attivando convenzioni con l'Università di Genova ed altre università (es: Università Enogastronomica di Pollenzo);
  • attivare campagne per l’attrazione di popolazione, sulla scorta di esperienze di successo in Europa;
  • adeguare le strutture ricettive esistenti al target turistico individuato e strutturare l’offerta turistica e sportiva;
  • incentivare l’utilizzo delle seconde case durante vari periodi dell’anno, attraverso esperimenti di telelavoro;
  • agire secondo logica di spin-off e start up per creare sinergie tra ricerca e impresa sul territorio;
  • creare reti di imprese e legami tra ricerca e aziende agrozootecniche, per la conservazione e il recupero della biodiversità in situ;
  • innovare la formazione scolastica, con percorsi sportivi, linguistici e legati al sapere, all’artigianato e alle tradizioni locali e stabilire relazioni con le scuole metropolitane di ogni ordine e grado;
  • formalizzare un patto interno all’area metropolitana sull’utilizzo nelle mense scolastiche delle strutture sociosanitarie e delle aziende dei prodotti dell’area interna, come riconoscimento della tutela attiva svolta sul territorio.

Lombardia

La Regione Lombardia ha pubblicato le bozze di strategia per entrambe le sue aree interne, cioè Valchiavenna e Alta Valtellina.

Valchiavenna

La strategia per la Valchiavenna intende contrastare l'impoverimento del territorio, sia sotto il profilo demografico che in termini di dissesto idrogeologico, e migliorare la qualità della vita delle popolazioni offrendo servizi più efficienti e maggiori opportunità lavorative, soprattutto in ambito turistico.

Le priorità di intervento della strategia comprendono:

  • la realizzazione di infrastrutture per migliorare l'accessibilità ai servizi e sostenere il settore turistico;
  • la manutenzione del territorio;
  • lo sviluppo delle attività produttive esistenti e lo stimolo alla nascita di nuove imprese;
  • la costruzione di una strategia turistica orientata verso le specificità del territorio;
  • lo sviluppo di una filiera bosco-legno in grado di attivare la gestione del patrimonio boschivo;
  • la promozione delle produzioni di nicchia dell'artigianato locale e della filiera agroalimentare.

Alta Valtellina

L'obiettivo della strategia per l'area Alta Valtellina è riorganizzare le funzioni territoriali per incrementare il livello di benessere della popolazione, valorizzando il carattere alpino del comprensorio.

Le azioni prioritarie della strategia riguardano:

  • il potenziamento della gestione associata delle funzioni (ad esempio per i temi socio sanitari, per la protezione civile, per il potenziamento dei servizi informatici territoriali);
  • la definizione di politiche tese a diversificare l’offerta turistica integrandola con altri segmenti (offerta sportiva, enogastronomica, culturale e del benessere);
  • la promozione di un approccio incentrato sulla sostenibilità ambientale, tanto sul fronte agricolo, quanto nell’attuazione di politiche di riduzione delle emissioni climalteranti e di contrasto al dissesto idrogeologico;
  • la valorizzazione dell’Ospedale Morelli.

Marche

Le aree progetto della Regione Marche sono:

  • Appennino Basso Pesarese e Anconetano,
  • Ascoli Piceno;
  • Nuovo Maceratese.

La strategia riguarda l'area dell'Appennino Basso Pesarese e Anconetano e mira a riqualificare l'offerta turistica intorno alla valorizzazione dei prodotti tipici e del patrimonio diffuso in termini di attrattori culturali e ambientali-naturalistici, favorendo parallelamente la tutela del territorio, l'occupazione e l'efficientamento dei servizi legati all'istruzione, alla mobilità e al sistema socio-sanitario.

Le azioni individuate comprendono:

  • la tutela attiva del territorio, del patrimonio boschivo e del paesaggio;
  • la riqualificazione delle strutture ricettive esistenti e la nascita di nuove tipologie più adeguate ai target di riferimento;
  • l'attivazione del terzo settore per la gestione dei beni culturali;
  • la valorizzazione delle competenze e delle reti di relazioni delle aziende agricole, in particolare quelle del biologico e dei prodotti tipici;
  • il miglioramento dell'accessibilità, realizzando servizi alternativi e compensativi del gap nel settore del trasporto pubblico locale e dei servizi ferroviari;
  • il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, garantendo la connessione Internet con banda 30 mega, anzichè 20 mega;
  • l'ammodernamento tecnologico delle aziende, con particolare riferimento alle strategie di marketing;
  • l'implementazione delle dotazioni tecnologiche delle scuole e dell'offerta formativa di secondo grado;
  • lo sviluppo di progetti per l'educazione degli adulti e per contrastare la dispersione scolastica;
  • la riorganizzazione del servizio di assistenza domiciliare e dei punti di primo intervento sanitario;
  • la sperimentazione domotica in residenze per anziani e la creazione di strutture residenziali notturne per le persone diversamente abili.

Sardegna

Le aree progetto della Sardegna sono due:

  • Alta Marmilla;
  • Gennargentu-Mandrolisai.

La strategia riguarda l'area Alta Marmilla e intende migliorare la mobilità e i servizi scolastico e sanitario e promuovere lo sviluppo delle imprese locali.

Le azioni prioritarie comprendono:

  • l'attivazione di misure per l'ammodernamento delle strutture scolastiche;
  • la realizzazione di un piano di interventi straordinario per il miglioramento dei presidi sanitari;
  • la copertura del territorio con la banda ultralarga;
  • la realizzazione di un piano di interventi per il miglioramento della viabilità;
  • l'introduzione di programmi dedicati all'innovazione e di sostegno economico, fiscale e di assistenza alle imprese;
  • il potenziamento del sistema ricettivo e di ospitalità e dei servizi al turismo;
  • l'attivazione di un programma di riordino fondiario.

Link
Sardegna - Alta Marmilla
Marche - Appennino Basso Pesarese e Anconetano
Lombardia - Valdichiavenna; Alta Valtellina
Liguria - Antola-Tigullio

Aree Interne: linee guida per strategia d'area-progetto
Strategia aree interne: fondi Ue e nazionali per sviluppo locale

Author: Luigi_Alesi / photo on flickr

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