Credito d'imposta ricerca: il nuovo art. 29 del DL 185-2008 fa slittare le domande

 
 Doveva partire il 28 gennaio 2009 la prenotazione telematica del formulario per ottenere il credito d’imposta per le attività di ricerca già avviate alla data di entrata in vigore del decreto legge anticrisi. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate erano già disponibili i modelli dove riepilogare i dati degli investimenti ammissibili al credito di imposta e le relative istruzioni per l’uso.

Il nuovo testo dell'art. 29 del Dl 185/2008, predisposto alla Camera e trasmesso al Senato per l'approvazione e conversione in legge (che dovrà avvenire il prossimo 28 gennaio), farà slittare i termini perché è previsto che il formulario sarà modificato e dovrà essere reso disponbile entro 30 giorni dalla data di emanazione della legge. Anche il software da utilizzare per la compilazione del modello, denominato “Creditofrs”,  che sarebbe stato disponibile a partire dal 22 gennaio, segue la stessa sorte.

Per i progetti di investimento in attività di ricerca e sviluppo già avviati alla data del 28 novembre 2008, il formulario doveva essere presentato, a pena di decadenza dal contributo, dalle ore 10:00 del 28 gennaio 2009 alle ore 24:00 del 27 febbraio 2009.

La nuova formulazione non recepisce purtroppo quanto le imprese si attendevano, il ripristino dell'automatismo per accedere all'agevolazione, almeno per i progetti già avviati alla data di pubblicazione del decreto anticrisi, avvenuta il 28 novembre scorso.

L'intervento del governo assicura  la trasparenza e l'effettiva copertura nel bilancio statale delle agevolazioni fiscali, però i meccanismi predisposti non possono andare a pregiudicare i diritti già acquisiti con l'avvio dei progetti di ricerca da parte dei beneficiari delle agevolazioni.

Il susseguirsi di modelli ed istruzioni rende inoltre più difficoltosa la procedura per gli operatori; l'unico aspetto positivo è che ci saranno un paio di mesi in più per prepararsi, in caso anche per far valere l'eventuale illeggittimità dell'intervento retroattivo del governo su quello che era un importante incentivo automatico per stimolare l'innovazione in Italia, specie nelle attuali condizioni di mercato.

Il testo del Dl 185/2008 inviato al Senato

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