DL 112-2008: la Camera approva in via definitiva la manovra

 
Approvato oggi in via definitiva il disegno di legge di conversione - senza alcuna modifica - dell'articolo unico del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria. 312 voti a favore e 239 contro la fiducia posta dal Governo sull'approvazione.


Le principali novità intervenute dopo i passaggi alle Camere

La Strategia energetica nazionale prevede anche la promozione della ricerca sul nucleare di quarta generazione o da fusione.

L'articolo sulla concentrazione strategica degli interventi del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) revoca le assegnazioni operate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) per il periodo 2000-2006 in favore di amministrazioni centrali con le delibere adottate fino al 31 dicembre 2006, nel limite dell'ammontare delle risorse che entro la data del 31 maggio 2008 non sono state impegnate o programmate nell'ambito di accordi di programma quadro sottoscritti entro la medesima data, con esclusione delle assegnazioni per progetti di ricerca, anche sanitaria. Salva la ripartizione dell'85% delle risorse alle regioni del Mezzogiorno e del restante 15% alle regioni del Centro-Nord.

Istituzione del Fondo per il finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, comprese le reti di telecomunicazione e quelle energetiche, di cui è riconosciuta la valenza strategica ai fini della competitività e della coesione del Paese.

I Programmi operativi nazionali finanziati con risorse comunitarie per l'attuazione del Quadro strategico nazionale per il periodo 2007-2013 possono essere ridefiniti nel rispetto delle procedure previste dal regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, dell'11 luglio 2006, e successive modificazioni. Resta il vincolo di concentrare nelle regioni del Mezzogiorno almeno l'85% degli stanziamenti nazionali per l'attuazione del Quadro strategico nazionale per il periodo 2007-2013.

Lo sportello unico per le attività produttive, che costituisce l'unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative, deve assicurare, anche attraverso apposite misure telematiche, il collegamento tra le attività relative alla costituzione dell'impresa e le attività relative alla attività produttiva. I comuni che non hanno istituito lo sportello unico, ovvero il cui sportello unico non risponde ai predetti requisiti, esercitano le relative funzioni delegandole alle CCIAA, che mettono a disposizione il portale "impresa.gov", che assume la denominazione di "impresainungiorno", prevedendo forme di gestione congiunta con l'ANCI.

Alle regioni, alle province autonome di Trento e Bolzano e agli enti locali è fatto divieto di stipulare fino alla data di entrata in vigore di apposito regolamento, e comunque per il periodo di un anno decorrente dalla data di entrata in vigore del presente decreto, contratti relativi agli strumenti finanziari derivati previsti all'articolo 1, comma 3, del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, nonché di ricorrere all'indebitamento attraverso contratti che non prevedano modalità di rimborso mediante rate di ammortamento comprensive di capitale e interessi. La durata dei piani di ammortamento non può essere superiore a trent'anni, ivi comprese eventuali operazioni di rifinanziamento o rinegoziazione ammesse dalla legge. E' anche esclusa la possibilità di emettere titoli obbligazionari o altre passività con rimborso del capitale in unica soluzione alla scadenza.

I trasferimenti erariali a favore delle comunità montane sono ridotti dell'importo di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011. Alla riduzione si procede intervenendo prioritariamente sulle comunità che si trovano ad una altitudine media inferiore a settecentocinquanta metri sopra il livello del mare.

Testo del decreto-legge comprendente le modificazioni apportate dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica

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