Legge 99/2009 per sviluppo, internazionalizzazione imprese ed energia

GazzPubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 99 del 23 luglio 2009 recante la conversione del cosidetto Ddl Sviluppo, con le "Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonchè in materia di energia". Il testo, suddiviso in 64 articoli, entrerà in vigore dal 15-8-2009. Vediamo in sintesi le maggiori riforme strutturali introdotte dalla Legge Sviluppo.
Strategia energetica nazionale: con la Legge Sviluppo si snelliscono le procedure per la realizzazione delle reti e delle infrastrutture energetiche, si dà forte impulso alle fonti rinnovabili, si riapre la strada al nucleare. Diventa operativo il percorso per ridurre la dipendenza energetica dell'Italia dall’estero, abbassare il costo dell’energia, ridurre l’inquinamento, realizzare un mix elettrico con il 50% di fonti fossili (contro l’attuale 83%), il 25% di rinnovabili dall’attuale 18%, il 25% di nucleare.

Politica industriale: viene introdotto il “contratto di rete d’impresa” che supera il concetto fisico di distretto e consentirà alle aziende di minori dimensioni di aggregarsi in forme nuove senza perdere la propria identità, grazie ad agevolazioni fiscali, finanziarie e amministrative, per diffondere know how, investire insieme in ricerca, sviluppare insieme progetti di marketing, esplorare insieme nuovi mercati, aumentare la capitalizzazione.
 
Riforma degli incentivi alle imprese: la nuova strategia industriale riorganizzerà l’intero assetto degli incentivi alle imprese e agli investimenti produttivi, con forti snellimenti delle procedure e dei tempi, migliore valutazione dei progetti imprenditoriali, maggior ricorso ai cofinanziamenti pubblico-privato attraverso i nuovi Contratti di Sviluppo eredi degli attuali Contratti di Programma.

Class Action e misure a tutela dei consumatori: viene introdotta nell’ordinamento italiano l’ ”azione di classe” a tutela dei consumatori e norme di maggiore trasparenza per i servizi energetici, di telecomunicazione e marittimi.

Lotta alla contraffazione: saranno inasprite le sanzioni a carico di chi diffonde prodotti contraffatti, sarà introdotto il reato di contraffazione agroalimentare ed estesa la confisca obbligatoria ai reati di contraffazione. Sarà istituito il Consiglio nazionale anticontraffazione presso il Ministero dello Sviluppo economico.

Riforma degli enti di internazionalizzazione per rendere sempre più efficiente e adeguata alle nuove esigenze dei mercati globali la politica di accompagnamento delle imprese all’estero.
 
Riforma delle Camere di Commercio per aumentare l’efficacia della rete camerale nel sostegno ai sistemi economici territoriali.

Riforma dei Consorzi agrari.
 

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