Agenda digitale - eIDAS, Italia notifica la carta di identita' elettronica

Carta identità elettronicaCon la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea dei regimi di identificazione elettronica entra nel vivo il percorso previsto dal regolamento UE eIDAS per il riconoscimento della carta d’identità digitale come strumento di accesso ai servizi online delle amministrazioni degli Stati membri.

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La notifica europea della carta d’identità elettronica (CIE), pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea, conclude l’iter avviato dall'Agenzia per l'Italia digitale (AgID) a gennaio 2019 per il mutuo riconoscimento della CIE, affinché possa essere utilizzata per l’accesso ai servizi digitali offerti dalle pubbliche amministrazioni degli Stati Membri.

Prosegue così speditamente il percorso attuativo del regolamento eIDAS per la realizzazione della cittadinanza digitale europea.

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Regolamento Ue sull’identità digitale

Allo scopo di garantire il buon funzionamento del mercato interno, perseguendo al contempo un adeguato livello di sicurezza dei mezzi di identificazione elettronica e dei servizi fiduciari, il regolamento europeo n. 910-2014 sull’identità digitale (eIDAS) fissa:

  • le condizioni a cui gli Stati membri riconoscono i mezzi di identificazione elettronica delle persone fisiche e giuridiche che rientrano in un regime notificato di identificazione di un altro Stato membro;
  • le norme relative ai servizi fiduciari, in particolare per le transazioni elettroniche;
  • un quadro giuridico per le firme elettroniche, i sigilli elettronici, le validazioni temporali elettroniche, i documenti elettronici, i servizi elettronici di recapito certificato e i servizi relativi ai certificati di autenticazione di siti web.

Rispetto ai sistemi di identificazione elettronica, il regolamento prevede che ciascuno Stato membro possa notificare i propri forniti ai cittadini e alle aziende ai fini del mutuo riconoscimento.

La carta d'identità elettronica in Europa

La notifica della CIE segue il percorso avviato nel 2018 per l’identità digitale SPID, consentendo - entro i successivi 12 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale europea - l’adeguamento dei sistemi di tutti i Paesi UE che permetteranno l’accesso ai propri servizi digitali, oltre che con l’identità digitale SPID, anche tramite CIE.

Anche Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Olanda e Regno Unito hanno provveduto a notificare i propri sistemi di autenticazione ai servizi online.

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