Banche: nuove regole europee per scongiurare una crisi futura

Credit © European Communities, 2009Aumentare la trasparenza e la supervisione del sistema finanziario per garantire un appropriato risk management nel settore bancario. E’ questo l’obiettivo della normativa recentemente approvata dal Comitato per gli Affari Economici e Monetari in seno al Parlamento Europeo. Un report di Othman Karas (EPP-ED, AT), che ha ricevuto 21 voti a favore, 4 contrari e due astenuti, modifica le Direttive sui “Capital Requirements”.

Il report cerca di migliorare il risk management ed evitare il ripetersi, in futuro, dell’attuale crisi bancaria caratterizzata dal fallimento delle banche che coinvolge anche le altre, mettendo a rischio l’intero sistema finanziario.

Come ha dimostrato il recente collasso, nei casi in cui le istituzioni finanziarie siano troppo esposte nei confronti di un cliente, una banca o una società assicuratrice può andare incontro a gravi perdite come risultato del fallimento di un solo cliente, o di un gruppo di clienti collegati. La stessa cosa può succedere quando le banche si scambiano le loro esposizioni tra di loro: per “effetto domino” il crollo di un’istituzione può causare quello di tutte le altre.

Il Comitato per gli Affari Economici e Monetari sostiene il rafforzamento delle regole preesistenti in caso di forte esposizione, incluso il trading interbancario. Se la normativa entrerà in vigore, un ente creditizio non potrà essere esposto per più di 150 milioni di euro o per più del 25% delle sue risorse verso un cliente o un gruppo di clienti.

Secondo un emendamento approvato dal Comitato, gli Stati membri dovranno chiedere a tutti gli istituti di credito di informare le autorità di superivisione sulle loro maggiori esposizioni. Inoltre dovranno essere d’accordo nel chiedere al Comitato dei Supervisori Bancari europei di fornire alle autorità nazionali delle linee guida al fine di introdurre un format di reporting uniforme entro la fine del 2011.

Per rafforzare il quadro di riferimento del  settore bancario europeo, i membri del Comitato hanno votato la creazione di collegi delle autorità di vigilanza con l’obiettivo di facilitare la cooperazione tra le autorità nazionali e le istituzioni finanziarie oltre i confini europei. Il Comitato ritiene che questa debba essere una fase puramente temporanea in vista di un sistema integrato di supervisione. Il Comitato chiede alla Commissione Europea di emettere una proposta legislativa per conferire un ruolo forte ad un sistema di supervisione a livello europeo entro il 2009.

La liquidità è il fattore chiave per la validità del settore bancario. Pertanto il Comitato sostiene la proposta della Commissione di sviluppare principi validi per il calcolo del rischio  sulla liquidità.

La crisi che stiamo vivendo ha inoltre dimostrato che i rischi non sono sempre valutati correttamente dagli istituti che propongono un investimento, soprattutto per alcuni tipi di mutuo.

Il Comitato è d’accordo con la proposta della Comissione di assicurare che una banca che propone un investimento mantenga un interesse materiale nella performance dell’investimento proposto. Il tasso di mantenimento deve ammontare al 5% del valore complessivo delle esposizioni garantite.

In conclusione, in base al voto dell’Europarlamento, i governi nazionali dovranno ratificare la legislazione proposta entro il 31 ottobre 2010 e applicare le nuove norme a partire dal 2011.

Per approfondire: Legislative Observatory file .  

(a cura di Alessandra Flora)

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