Patto Sardegna – investimenti in ricerca e innovazione

Ricerca - Photo credit: Nestlé via Foter.com / CC BY-NC-SADalla Regione Sardegna 36 milioni e mezzo di euro per gli investimenti in ricerca e innovazione.

> Patti Sud - Sardegna, infrastrutture al centro degli impegni 2017

Patti per il Sud – rischio frammentazione, migliorare fase attuativa

La Giunta regionale investe su ricerca di base e innovazione: oltre ai 30 milioni di euro ottenuti con il Patto per la Sardegna, sono stati programmati 6,5 milioni in dotazione quest’anno alla legge regionale 7 per la promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica nella Regione.

Altri 128 milioni sono programmati per investimenti delle imprese in ricerca e innovazione, perché facciano sinergia con il sistema della ricerca.

Le risorse provenienti dal Patto per la Sardegna saranno utilizzate su tre linee di intervento:

  • la prima, da 12 milioni, riguarda il finanziamento di progetti di ricerca di base promossi dalle due Università della Sardegna, dalle Aziende del Sistema Sanitario e dagli Organismi nazionali di ricerca, aventi sede operativa in Sardegna (un bando da 6 milioni nel 2017 e un altro di pari importo nei prossimi mesi);
  • la seconda linea d'intervento, da 6 milioni, prevede il finanziamento di progetti strategici di sistema e grandi infrastrutture a supporto del sistema regionale della ricerca. Nello specifico si tratta del programma Cesar (Centro servizi di Ateneo per la ricerca) dell’Università di Cagliari (fino a 3 milioni), dell'avvio di azioni sperimentali in agricoltura innovativa e per lo studio sulle malattie animali all’Università di Sassari (fino a 2 milioni) e del programma Sos Enattos all’interno del Patto per il Nuorese (fino a 1 milione);
  • la terza tipologia stanzia infine 12 milioni su: prosecuzione del progetto CEEP (Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita) a favore di Sotacarbo (sino a un massimo di 4 milioni); progetto ARIA sviluppato da INFN, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e Carbosulcis per la realizzazione di un’innovativa infrastruttura di ricerca presso la miniera di Monte Sinni, nel bacino carbonifero del Sulcis (fino a 1,4 milioni); Total Patient Management (TPM), progetto sperimentale di automazione in sanità a favore dei cittadini gestito in Sardegna da Inpeco e Crs4 (800 mila). Su questa linea restano da programmare 5 milioni e 800mila euro per attivare progetti di collaborazione con le imprese che servano ad attrarre in Sardegna nuove idee e competenze per arricchire ulteriormente il sistema regionale della innovazione.

Alle risorse provenienti dal Patto per la Sardegna si aggiungono 6 milioni e mezzo a valere sulla Legge 7. In particolare, sarà finanziata con 500mila euro la mobilità in gruppi di ricerca internazionali dei giovani ricercatori sardi, che potranno poi mettere a disposizione della Sardegna le conoscenze acquisite.

Ci sono anche 400mila euro per Visiting Professor/Scientist per attrarre negli Atenei sardi scienziati dall’estero, 300mila euro per il progetto Smart & Safe City, 1,7 milioni per Progetti di innovazione trasferibile (900mila euro all’Università di Cagliari, 800mila a quella di Sassari), 200mila per il Digital Innovation Hub per promuovere e coordinare insieme a Confindustria, al sistema camerale e alle Università l’innovazione delle imprese sarde. Ancora, tra gli interventi più rilevanti, 500mila euro per progetti di ricerca strategici in agricoltura, 900mila per la ricerca S3, la strategia di specializzazione intelligente, 400mila per la ricerca in area sanitaria, e infine 900mila euro per la Biblioteca Scientifica Regionale.

Bandi startup, ricerca e innovazione

“L'investimento sull'università è parte del disegno complessivo che riguarda tutta la filiera dell'istruzione: va dal grande e complesso progetto Iscol@, sia sul fronte dell'edilizia scolastica che su quello della didattica, ai 7 milioni per l'orientamento, finalizzati a combattere la dispersione universitaria”, sottolinea il presidente della Regione Francesco Pigliaru.

“Stiamo applicando anche qui il metodo della programmazione unitaria delle risorse: così riusciamo a evitare sovrapposizioni di interventi e duplicazioni della spesa, assicurando il miglior utilizzo sinergico di tutte le risorse”, sottolinea l'assessore alla Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio Raffaele Paci.

Photo credit: Nestlé via Foter.com / CC BY-NC-SA

Questo sito web utilizza i cookie! Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web.