La BCE mantiene i tassi al 4%

La Bce ha deciso di mantenere invariato il tasso di rifinanziamento pronti contro termine al 4%, il massimo da quasi sei anni. Anche il tasso sui depositi e il tasso marginale sono rimasti fermi al 3% e al 5%. Pure la Banca d'Inghilterra ha lasciato invariati, al 5,5%, i tassi d'interesse di riferimento. La banca centrale britannica aveva ridotto i tassi di riferimento al 5,5% nel dicembre scorso, decidendo così il primo taglio dall'agosto del 2005.

il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso, in collaborazione con la Federal Reserve e nel contesto della Term Auction Facility (TAF), di immettere sui mercati ulteriore liquidità in dollari nel mese di gennaio per soddisfare esigenze eccezionali e facilitare ulteriormente la normalizzazione del mercato monetario. Le operazioni avranno la stessa dimensione e saranno condotte secondo le stesse procedure effettuate nel dicembre 2007. Saranno regolate il 17 e il 31 gennaio 2008, ciascuna con una scadenza di 28 giorni e per un importo di 10 miliardi di dollari.

Il presidente della Fed, Ben Bernanke, non esclude invece «nuovi tagli aggressivi» dei tassi d'interesse per sostenere l'economia statunitense che si mostra in peggioramento. Le sue parole, pronunciate a Washington nel corso di un convegno sul tema «Mercati finanziari, le previsioni economiche e la politica monetaria», non lasciano dubbi sulla determinazione della Fed ad agire per evitare il pericolo recessione.

Il numero uno della Banca centrale americana sottolinea come le condizioni dei mercati finanziari rischino di pesare sulla crescita e spiega che le nuove aste straordinarie introdotte in cooperazione con la Bce e con altre banche centrali potrebbero essere adottate su base permanente. Appare probabile ora un taglio di mezzo punto percentuale al 3,75% a fine gennaio.

Per ulteriori informazioni consultare il sito della Bce. 

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