Mibact: in arrivo nuove norme per turismo, cultura e spettacolo

Cosa prevede il ddl del Mibact su turismo, imprese culturali e spettacoloDalla revisione dell’imposta di soggiorno a un intervento sulle locazioni brevi, fino a un insieme di misure sulle attività culturali e creative. È quanto prevede la bozza di disegno di legge su cui è al lavoro il Ministero per i beni e le attività culturali.

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Il provvedimento, suddiviso in 18 articoli, interviene in particolare su tre ambiti, ossia turismo, imprese culturali e spettacolo.

Misure per il turismo

Nonostante si parli ancora di un disegno incompleto, emergono già i primi contenuti come la proroga del credito d’imposta per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi, per riqualificare le strutture ricettive turistico-alberghiere e favorire l’imprenditorialità nel settore turistico. Il limite di spesa nel primo caso è fissato a 100 milioni di euro l’anno, mentre nel secondo in 15 milioni dall’anno in corso

Previsti anche degli interventi per la valorizzazione dei borghi e delle aree interne, in particolar modo i centri fino a 1.000 abitanti, e la revisione dell’imposta di soggiorno.

Una delle norme che verranno introdotte con il ddl del Mibact più discusse riguarda la modifica del regolamento relativo agli affitti brevi, anche effettuati online. Il provvedimento, che rappresenta una stretta alle piattaforme sul modello di Airbnb, punta a stabilire un tetto pari a 3 unità immobiliari oltre il quale l’attività di locazione sarà considerata imprenditoriale, con gli obblighi che ne conseguono in base al Codice civile.

Questa disposizione si applica “anche ai contratti stipulati tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, oppure soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da condurre in locazione”.

In base all’ultima versione, solo in caso di meno di tre immobili destinati alla locazione breve, ci sarebbe la possibilità di applicazione della cedolare secca al 21%.

Inoltre, si aggiunge che i proprietari di immobili destinati ad affitti brevi sono tenuti a pubblicare il codice identificativo nelle comunicazioni inerenti all’offerta e alla promozione. Al momento l’obbligo è in capo a soggetti titolari delle strutture ricettive, soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e i soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile, o porzioni, con chi dispone di unità immobiliari, o porzioni, da locare.

Tra le altre misure relative al settore ci sono:

  • la necessità della laurea per l’esercizio della professione di guida turistica;
  • risorse per il trasporto ferroviario con finalità turistica (in particolare per i treni notturni);
  • novità per l’Agenzia Nazionale del Turismo (Enit);
  • misure a sostegno delle imprese del settore turistico anche alla luce degli effetti dell’emergenza coronavirus.

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Interventi per cultura e spettacolo

La bozza contiene anche un pacchetto per le attività culturali e creative, come un fondo e un credito di imposta, insieme alla possibilità di utilizzare immobili pubblici in disuso.

Nel disegno emergono poi la messa a punto di un Piano strategico delle stesse imprese culturali e la futura creazione dei ‘quartieri degli artisti’. Quanto ai sostegni all’editoria, si fa riferimento in particolare alla remunerazione del prestito eseguito dalle biblioteche.

Infine, per quanto riguarda il settore cinematografico e audiovisivo, le azioni principali sono relative alla definizione di incentivi fiscali e una delega al Governo per il riordino delle disposizioni in materia di spettacolo.

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