Balcani, UE: 9 miliardi per investimenti green e digital

Piano per i Balcani occidentaliLa Commissione europea ha presentato un piano da 9 miliardi di finanziamenti per interventi green e digital nei Balcani occidentali. La previsione è che, nei prossimi 10 anni, il piano dovrebbe mobilitare fino a 20 miliardi di euro di potenziali investimenti.

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Per promuovere l'integrazione regionale e la convergenza dei paesi balcanici verso l’UE, la Commissione europea ha presentato un pacchetto da 9 miliardi di euro di finanziamenti per investimenti faro nei settori dei trasporti, dell'energia, della transizione verde e digitale, per creare crescita sostenibile e posti di lavoro.

Il piano, ha spiegato il commissario UE per il vicinato e l'allargamento, Olivér Várhelyi, “offre anche un percorso per un'integrazione economica regionale per contribuire ad accelerare la convergenza con l'UE e colmare il divario di sviluppo tra le nostre regioni, accelerando in ultima analisi il processo di integrazione dell'UE”.

Investimenti fino a 20 miliardi di euro in 10 settori chiave

Grazie ad un effetto leva, il piano da 9 miliardi di finanziamenti dovrebbe essere in grado di generare nel prossimo decennio investimenti per 20 miliardi di euro.

Ingenti risorse capaci, nelle intenzioni dell’UE, di cambiare il volto dei Balcani occidentali, rendendoli più sviluppati, green e digital.

Le “flagship” su cui potranno essere impiegati i finanziamenti UE sono dieci:

  • Connessioni infrastrutturali viarie est-ovest 
  • Collegamenti infrastrutturali viari nord-sud
  • Collegamenti viari con le regioni costiere 
  • Sviluppo delle energie rinnovabili;
  • Transizione dal carbone;
  • Ristrutturazione di edifici pubblici e privati ​​per aumentare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra, in linea con la renovation wave dell'UE;
  • Creazione di infrastrutture per la gestione dei rifiuti e il trattamento delle acque reflue;
  • Lancio dell'infrastruttura a banda larga;
  • Investimenti nel settore privato per aumentare la competitività e l'innovazione soprattutto delle PMI;
  • Una garanzia per i giovani

IPA III e garanzie per ridurre il rischio degli investimenti: ecco la ricetta del piano

I 9 miliardi di sovvenzioni che la Commissione propone di mobilitare arriveranno dallo strumento di preadesione IPA III per il periodo 2021-2027.

Fatta salva l'adozione del prossimo Quadro finanziario pluriennale e delle relative basi giuridiche, infatti, sarà questo il finanziamento capace di fornire investimenti e garantire un sostegno alla competitività e alla crescita inclusiva, alla connettività sostenibile e alla doppia transizione verde e digitale della regione balcanica.

Oltre al ricorso a IPA III, Bruxelles intende anche fornire garanzie per ridurre il rischio per gli investitori, attraverso la Nuova garanzia per i Balcani occidentali che dovrebbe essere capace di mobilitare investimenti fino a 20 miliardi di euro nel prossimo decennio.

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L’Agenda verde nei Balcani occidentali

Parallelamente al piano di investimenti economici a sostegno della regione, la Commissione ha presentato anche gli orientamenti per l'attuazione dell'Agenda verde nei Balcani occidentali, che dovrebbe essere adottata al vertice dei Balcani occidentali a Sofia a novembre 2020. 

L’agenda prevede una serie di azioni che ruotano attorno a cinque pilastri e che sono in linea con le dieci flagship del piano di investimenti da 9 miliardi. I cinque pilastri dell’Agenda verde dei Balcani sono infatti:

  • Un’azione per il clima, comprese la decarbonizzazione, l'energia e la mobilità;
  • Sviluppo dell’economia circolare, con un focus su rifiuti, riciclo, produzione sostenibile e uso efficiente delle risorse;
  • Tutela della biodiversità, con l'obiettivo di proteggere e ripristinare la ricchezza naturale della regione;
  • Lotta all'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo;
  • Adozione di sistemi alimentari sostenibili e zone rurali. 

A questi si aggiunge la digitalizzazione che, in quanto fattore abilitante, rappresenta un elemento che sarà trasversale a tutti e cinque i pilastri dell’agenda verde.  

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