Nasce a Firenze il Centro studi sul futuro dell'UE post pandemia

 

Firenze per l'UE, nasce centro per pensare a periodo post Covid-19Ricostruire l'Europa ferita dalla pandemia con la cultura. È questo l'obiettivo dell'Istituzione di Studi Firenze per l'Europa (ISFE) che, con le sue attività, intende offrire il proprio contributo al processo di costruzione della nuova UE post Covid-19. 

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La crisi da Covid-19 ha rappresentato ed è ancora oggi una delle più grandi sfide che le istituzioni europee ad ogni livello si sono trovate ad affrontare. Una crisi globale che ha investito la sfera sanitaria e, con effetto domino, anche quella economica e sociale.

In questo quadro nasce l'Istituzione di Studi Firenze per l'Europa (ISFE), un'iniziativa che cerca, con una prospettiva a lungo termine, di dare delle risposte per contribuire a orientare la futura ripartenza dell'UE dopo il coronavirus.

Nata nella città di Firenze, simbolo della storia e dell'identità europea, l'ISFE rappresenta uno step cruciale per la società odierna e per le generazioni future, contribuendo a costruire delle classi dirigenti preparate e al tempo stesso una cultura diffusa sui temi della cittadinanza europea e della storia dell'UE. 

L'iniziativa ha trovato inizialmente il supporto di più di ottanta personalità italiane ed europee, concretizzandosi in una Assemblea costituente cui hanno partecipato i soci fondatori: Zeffiro Ciuffoletti, Giovanni Biondi, Paolo Blasi, Elisabetta Catelani, Paolo Ermini, Francesco Gurrieri, Gigliola Sacerdoti Mariani, Paola Puma, Angelo Rabatti, Marco Santarelli, Leonardo Tirabassi, Alessandro Belisario, Edoardo Tabasso.

Sono stati nominati nel Consiglio direttivo, che potrà essere integrato successivamente da sei componenti, il presidente Zeffiro Ciuffoletti, Elisabetta Catelani e Marco Santarelli, come consiglieri, e Angelo Rabatti, come revisore. È poi previsto, come da statuto, un Comitato scientifico che darà sostanza ai programmi di studio e di ricerca, fornendo un essenziale sostegno alle attività pubbliche tematiche strettamente legate ai contenuti della Conferenza sul futuro dell'Europa.

Proprio quest'ultima pone le basi per una futura ripartenza alla quale è necessario arrivare preparati, con una classe politica e un'opinione pubblica all'altezza e in grado di gestire a proprio vantaggio le opportunità di rilancio senza precedenti messe a disposizione di tutti gli Stati membri.

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