Internazionalizzazione: governo, regioni e imprese, parte la cabina di regia

 

Internazionalizzazione - foto di SamueleGhilardiRilanciare l'export e promuovere il made in Italy nel mondo. Questo il lavoro che attende la cabina di regia per l'Italia internazionale, che riunisce governo, imprese e Regioni. Lavoro che sarà sviluppato attraverso strategie triennali e linee guida dell'attività promozionale su base annuale. Se la cabina di regia si presenta come la mente, il braccio sarà l'Agenzia per l'internazionalizzazione delle imprese, che lavorerà a stretto contatto con la rete delle ambasciate, le Camere di commercio e le sedi dell'Enit.

A battezzare il nuovo strumento, nel corso di un incontro alla Farnesina, il ministro degli Esteri Giulio Terzi, il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, che ha salutato con favore l'iniziativa “in una tempesta perfetta bisogna remare nella stessa direzione”. E la cabina di regia è quella “giusta”.

Presenti alla Farnesina anche il ministro per gli Affari regionali e turismo Piero Gnudi, il ministro per le Politiche agricole Mario Catania, il governatore delle Marche Mario Spacca - in rappresentanza delle Regioni -, il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello, il membro del comitato esecutivo dell'Abi Guido Rosa, il presidente di Rete imprese Italia Giorgio Guerrini e il presidente dell'Alleanza delle cooperative italiane Luigi Marino.

Oltre a definire le linee di indirizzo da adottare e ad indicare i mercati più attraenti per le aziende italiane, la cabina di regia punterà alla promozione del made in Italy. A dirigere l'orchestra sarà l'Istituto per il commercio estero (Ice), che sta lavorando per sviluppare “strategie per filiere e paesi in modo da fornire servizi utili alle associazioni di categoria e alle singole imprese”, ha spiegato il presidente Riccardo Monti.
E, accanto all'Ice, anche le Camere di commercio si sono dette pronte a collaborare, proponendo una rete di sportelli nelle 105 sedi camerali “con funzione di casello di ingresso per le imprese sui mercati internazionali”, ha spiegato il presidente di Unioncamere.

“Siamo il secondo paese manifatturiero d’Europa e l’ottava potenza esportatrice del mondo, ed è dunque vitale difendere le nostre quote di commercio mondiali”, ha spiegato Terzi. “Lavorare insieme e con determinazione su questo fronte, come stiamo facendo, significa dare un contributo per costruire bene comune per il nostro Paese”.

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