Startup: imprese innovative in aumento

 

StartupContinua a crescere il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese. In base al report strutturale curato da Infocamere relativo al primo trimestre del 2015, sono 3.711 le startup iscritte, in aumento del 16,7% rispetto ai dati di fine dicembre.

Se il report strutturale curato da Infocamere contava a fine dicembre 3.179 startup innovative, a fine marzo 2015 il numero delle imprese iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese è salito a quota 3.711. Un aumento pari a 532 unità (+16,7%).

Il rapporto presenta un’ampia gamma di informazioni relative al capitale sociale delle startup e delle società di capitale, alla distribuzione settoriale e geografica delle neoimprese innovative, al numero di dipendenti e soci, al valore complessivo e medio della produzione, alla distribuzione di startup in utile e in perdita e ai principali indicatori di redditività. Andiamo con ordine, analizzando le diverse informazioni fornite da Infocamere.

Capitale sociale

Le startup rappresentano circa lo 0,25% del totale delle società di capitali italiane, pari complessivamente a 1.497.561 imprese.

Il capitale sociale delle startup è complessivamente di poco superiore ai 192 milioni di euro, che corrisponde in media a circa 52mila euro a impresa, contro gli oltre 3 miliardi 372 milioni di euro del capitale sociale totale dichiarato dalle società.

Cifre che dimostrano un aumento del capitale sociale delle startup innovative, che cresce del 25% rispetto al report relativo all'ultimo trimestre dello scorso anno (che pure registrava un incremento del 20% rispetto al terzo trimestre del 2014). Al contrario, diminuisce dello 0,84% il capitale sociale totale dichiarato dalle società.

Distribuzione settoriale

Servizi alle imprese, industria e commercio. Questi i settori in cui operano maggiormente le startup italiane.

Circa il 73% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono la produzione di software e la consulenza informatica, le attività di R&S, e i servizi d’informazione). Seguono le startup operanti nei settori dell’industria in senso stretto, pari al 18,2% del totale. Su tutti, prevale la fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, di macchinari e di apparecchiature elettriche. Il 4,1% delle startup opera nel commercio.

Le restanti si dividono fra: costruzioni (1,13%), agricoltura e attività connesse (0,35%), trasporti e spedizioni (0,27%), turismo (0,24 %), assicurazioni e credito (0,16%). Infine, il 2,51% è riportato alla voci 'altri settori' e 'non classificate'.

Il peso delle nuove imprese innovative sulle società di capitali è più elevato della media nei servizi alle imprese (0,78%) e nell’industria in senso stretto (0,31%). Si evidenzia che il 18,3% delle società di capitali che operano nelle attività di rcerca e sviluppo sono startup innovative. Notevole anche la quota di startup fra le società dei servizi di produzione di software (4,8%).

Distribuzione per tipologia d'impresa

Startup è sinonimo di giovani. Stando al report realizzato da Infocamere, sono 879 le startup a prevalenza giovanile (under 35), il 23,7% del totale, una quota superiore a quasi quattro volte quella delle società di capitali giovanili.

Le società in cui almeno un giovane è presente nella compagine societaria e/o nell'organo amministrativo sono 1.526 (41,1% del totale startup, contro un rapporto del 13,6% se si considerano le società di capitali con presenza giovanile).

Seguono le startup a prevalenza femminile: 477, il 12,9% del totale, una quota inferiore a quella delle società di capitali femminili (-16,4%).

Le società in cui almeno una donna è presente nella compagine societaria e/o nell'organo amministrativo sono 1.654 (44,6% del totale startup, quota non distante da quella delle società di capitali con presenza femminile, 50,1%).

88 le startup a prevalenza straniera, il 2,4% del totale, una quota inferiore a quanto accade per le società di capitali estere (che rappresentano il 3,9%).

Le società in cui almeno uno straniero è presente nella compagine societaria e/o nell'organo amministrativo sono 479, il 12,9% del totale, quota superiore rispetto a quella delle società di capitali con presenza straniera (che si attesta al 10,1%).

Distribuzione territoriale

Situazione invariata rispetto al report precedente se si guarda alla distribuzione dele startup sul territorio nazionale. A fare la parte del leone è ancora Milano, con le sue 533 startup, il 14,4% del totale.

Seguono Roma 302 (8,1%) e Torino 201 (5,4%). Guadagnano qualche posizione Bologna, con 121 startup (3,3%) e Napoli 109 (2,9%). Sopra quota 100 anche Modena (105) e Trento (101).

Tuttavia, se si considera il numero di startup in rapporto al numero di società di capitali presenti nella provincia, Trento rimane al primo posto con 101 startup ogni 10mila società di capitali, seguita da Trieste, Ancona, Pisa e Torino, mentre Milano e Roma non rientrano fra le prime dieci per densità provinciale della startup.

Allargando il campo alle Regioni, la situazione non cambia di molto. In valore assoluto è sempre la Lombardia quella che ospita il numero maggiore di startup innovative: 808, pari al 21,8% del totale. Seguono l’Emilia-Romagna con 451 (12,2%), il Lazio 347 (9,4%), il Veneto 274 (7,4%) e il Piemonte 266 (7,2%).

In coda alla classifica, la Basilicata con 20, il Molise con 16 e la Valle d’Aosta con 10 startup. Il Trentino-Alto Adige è la Regione con la più elevata incidenza di startup in rapporto alle società di capitali, 72 startup ogni 10 mila società di capitali; seguono il Friuli Venezia Giulia con 48, la Valle d’Aosta con 44, l’Emilia-Romagna con 42, le Marche con 41, mentre la Lombardia registra un indice molto inferiore, pari a 26.

Impatto occupazionale: numero di dipendenti e soci

Sul totale di 3.711 startup iscritte al Registro delle imprese, solo 1.152 hanno dei dipendenti. Complessivamente, le startup in Italia impiegano 3.025 persone, in media 2,63 dipendenti per ogni impresa, mentre almeno la metà delle startup con dipendenti impiega un solo dipendente.

Il basso numero di neoimprese che assumono si spiega con quello elevato di startup con soci: sono 3.623 le startup innovative con almeno un socio. In totale, sono 14.862 i soci. In media ogni startup presenta 4,1 soci, la metà ne presenta un massimo di 3.

Produzione

Il valore della produzione media, calcolato sulle quasi 1.700 imprese delle quali si dispone dei bilanci sull’esercizio 2013, è pari a 118mila euro, ma la metà delle startup innovative ha prodotto nel 2013 fino a 27 mila euro. L’attivo è in media di 233mila euro a impresa, ma per la metà delle startup innovative non supera i 64mila euro.

Valori sono molto diversi da quelli del complesso delle società di capitali – il cui valore di produzione medio supera i3 milioni di euro - che però comprendono prevalentemente imprese tradizionali, attive da molti più anni, con caratteristiche molto differenti rispetto alle startup innovative.

Startup in utile e in perdita

Complessivamente le startup innovative hanno registrato una produzione pari a 200 milioni di euro nel 2013 (valore calcolato di nuovo sulle quasi 1.700 imprese per le quali si dispone dei bilanci sull’esercizio), mentre il reddito operativo complessivo è negativo per 46 milioni.

Una delle caratteristiche peculiari delle startup innovative è l’elevato grado di immobilizzazione dall’attivo patrimoniale: il rapporto è pari al 29,9% ed è cinque volte il rapporto medio delle società di capitali (5,9%).

Durante i primi esercizi di operatività è probabile che si presentino risultati economici in perdita a causa del peso del debito nella fase iniziale dell’attività. Il 58,1% delle startup innovative nel 2013 è in perdita (questo insieme di imprese rappresenta circa il 40% della produzione complessiva), mentre il restante 41,9% presenta un utile d’esercizio (rappresentano il 60% della produzione).

Indicatori di redditività

Gli indicatori di redditività ROI e ROE delle startup innovative registrano valori negativi, ma se ci si riferisce soltanto alle imprese in utile, gli indici sono sensibilmente migliori di quelli delle altre società di capitali. La struttura finanziaria delle startup innovative è relativamente migliore di quella delle società di capitali.

Per ogni euro di produzione le startup innovative generano in media 12 centesimi di valore aggiunto, dato più basso di quello delle società di capitali (20 centesimi).

Se invece si considerano le imprese in utile, le startup generano invece più valore aggiunto delle società di capitali: 33 centesimi contro 20.  

Link

Startup: i numeri dell'ecosistema italiano al GEC 2015

Report strutturale primo trimestre 2015

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