Ricerca annuale Fedart, i confidi contro la crisi del credito

 

Office - foto di ShinealightSono sempre di più le imprese che si rivolgono ai consorzi di garanzia fidi per ottenere credito dalle banche. Tuttavia, la stretta creditizia che caratterizza l'attuale fase economica pesa sull'attività degli stessi consorzi. Negli ultimi tre mesi del 2011, infatti, si è assistito al blocco quasi totale delle erogazioni, da parte degli istituti di credito, dei finanziamenti già deliberati dalle banche stesse e garantiti dai confidi. E' quanto emerge dalla 15° edizione della Ricerca annuale sull'attività dei Confidi artigiani nel 2011 condotta da Fedart Fidi, la Federazione Nazionale Unitaria dei 144 Consorzi e Cooperative Artigiane di Garanzia.

La Ricerca, giunta alla sua 15° edizione e presentata ieri a Roma, presso il Tempio di Adriano, si confema il principale strumento di conoscenza a livello nazionale del sistema dei confidi.

Sulla base dei dati ufficiali del primo semestre del 2011 e del trend di fine anno alla luce dei fenomeni economici e finanziari di maggiore attualità, lo studio rivela che sono 700mila le Pmi italiane che si rivolgono ai consorzi di garanzia fidi per ottenere credito dalla banche. Se però nel 2010 l'ammontare dei finanziamenti garantiti in essere alle piccole imprese è stato pari a 14,4 miliardi di euro, lo scorso anno il livello è sceso sotto i 14 miliardi. La flessione registrata è il risultato di un inasprimento significativo delle condizioni dell'offerta di credito, di un sistema bancario in crisi di liquidità, di un continuo rialzo del costo del denaro: tutte situazioni che rischiano di ostacolare l'attività dei confidi nella loro funzione di sostegno alle imprese.

Tuttavia i consorzi fidi rappresentano comunque un salvagente per cercare di non "affondare" nella crisi del credito. In altri termini, sono un "ammortizzatore" delle tensioni tra il sistema bancario e quello imprenditoriale. Nel comparto artigiano, per esempio, quasi un imprenditore su due si rivolge ai confidi per soddisfare le proprie esigenze finanziarie e risolvere eventuali problemi nel rapporto con le banche.

Tra le regioni più attive, spicca il Veneto, con 1.369 milioni di euro di finanziamenti garantiti dai confidi alle piccole imprese; seguono la Lombardia, con 1.331 milioni, la Toscana, con 1.092 milioni e l'Emilia Romagna con 933 milioni.

In occasione della presentazione della ricerca, il presidente di Fedart Fidi, Fabio Petri, ha presentato un progetto per rilanciare il sistema delle garanzie del credito basato sulla semplificazione e sull'efficienza. Una riforma strutturale di tutta la sua architettura. Partendo dal concetto di garanzia quale bene pubblico in quanto veicolo fondamentale a favorire l'acceso al credito, l'iniziativa proposta si basa su quattro obiettivi principali:

  1. orientare le risorse pubbliche e private secondo principi di efficienza ed efficacia;
  2. semplificare la filiera della garanzia eliminando duplicazioni tra i ruoli assunti dai vari soggetti e la concorrenza tra gli attori;
  3. raggiungere l'autosostenibilità del sistema con un meccanismo di contribuzione automatica privata per ciascuna operazione di garanzia;
  4. rendere misurabile l'impatto generato dagli interventi mediante un modello econometrico appositamente definito.

Ciò che ne emerge è la necessità di un intervento tempestivo e incisivo da parte delle istituzioni pubbliche in favore del sistema dei confidi.

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